Sergio Dalmasso storico del movimento operaio. QUADERNI CIPEC e Altri Scritti
  

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Rifondazione comunista Racconigi: Uscita Cavallo    Torna alle categorie

Rifondazione comunista circolo di Racconigi comunicato stampa

Rifondazione comunista

circolo di Racconigi.

 

Comunicato stampa

 

Apprendiamo da un’intervista al “Saviglianese” l’intenzione, espressa da Melchiorre Cavallo di lasciare Rifondazione comunista per aderire a Sinistra Democratica.

L’intervista non è priva di valutazioni ingenerose e poco motivate nei nostri confronti.

Cavallo ha militato per anni in Rifondazione, mancando per pochi voti l’elezione a consigliere provinciale e regionale, è stato candidato alle elezioni politiche, ha fatto parte della piccola segreteria provinciale.

Ha condiviso le posizioni maggioritarie del partito che hanno portato alla partecipazione governativa e al tracollo elettorale della Sinistra Arcobaleno (2008).

In occasione delle provinciali 2.009 ha accettato la vergognosa discriminazione operata nei nostri confronti da Taricco (PD), che ha rifiutato anche un dialogo con noi, a causa del nostro nome (comunisti) e del nostro simbolo (falce e martello) e si è candidato in altra lista.

Questo, in ogni partito ed associazione, avrebbe comportato provvedimenti disciplinari che abbiamo rifiutato, preferendo ad una soluzione amministrativa quella politica, di un confronto e di una discussione, favoriti anche dal nostro tentativo di rilanciare, con la federazione della sinistra, una forza comunista che si apra a gruppi, associazioni, forze ambientaliste, pacifiste, femministe

Gli ingenerosi giudizi di Cavallo su questo nostro tentativo di rimontare la china ci fanno chiedere perché abbia militato per anni in una formazione che, dal suo primo giorno, si è prefissata di rifondare un pensiero e una pratica comuniste, base necessaria per una più larga sinistra  e che oggi, dopo il fallimento dell’esperienza governativa, propone alleanze per battere la destra, ma non accetta di ripetere esperienze fallimentari di governo che hanno contribuito a regalare a Berlusconi e Lega il voto popolare e giovanile.

Chiariremo, anche in zona, queste nostre proposte e, come primo atto, invitiamo tutti al No Berlusconi day (Roma, sabato 5 dicembre).